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"La Liberatore afferra la vita, raccoglie impressioni come onde, gallette di luna incontrate per caso, volti sbiaditi, figure che diventano subito care, vicine, perché raccontate con voce vera. La poetica di Annamaria Liberatore è simile a uno specchio, dove il mondo esterno sembra trasudare le emozioni, dove ogni elemento concreto diventa metafora capace di trasportarci nel profondo, è il sé disvelato e messo a nudo che ci racconta il senso dell'esistenza e prova a farlo con la parola propria dell'autrice che a tratti si rivela immediata, a tratti quasi pudica in un continuo gioco di accenni, rimandi, che toccano ogni corda più intima." La poesia non osa", quello che le pagine della Liberatore osano: attraversare senza timore e con profonda maestria le ragioni dell'anima." La Liberatore appartiene alla Poesia, soprattutto perché crede che la vita sia un flusso miticamente irresistibile al quale è inutile opporsi con le armi affilate della lucida ragione." (dalla prefazione di Francesco D'Episcopo)